Articolo Marmolada

Dalla funivia alla cima e ritorno sul ghiacciaio

Ladislav Kula
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Inserito: 23.08.2018
© gigaplaces.com

La Marmolada è con i suoi 3343 m la montagna più alta delle Dolomiti italiane. È anche l'unico delle Dolomiti ad essere ricoperto di ghiacciai. La salita più semplice è in funivia dal Lago di Fedaia.

Descrizione del percorso

Dal Lago di Fedaia 2000m vi porteremo in funivia (più simile a un recinto di ferro per un massimo di due persone) al casolare Pian dei Fiacconi 2600m, quindi vi aiuteremo molto con il dislivello. La funivia costa 15 euro andata e ritorno. Dalla stazione a monte della funivia si prosegue in discesa fino al bivio in direzione della Marmolada. Da qui si scende ulteriormente per raggiungere la roccia, dietro la quale si attende una salita su terreno pietroso e nevaio fino alla sella. Il campo di neve è falciato sul ghiaccio, i gatti sono adatti. Camminiamo sotto la sella dove inizia la ferrata. Eccoci completamente attrezzati, rispetto all'atto precedente. La ferrata è mite alla sella, tranne un tratto più arioso, quando abbiamo poco spazio per le gambe, altrimenti la pendenza scende quasi in verticale. Un'altra strada dal rifugio Contrin si collega in sella. Il terreno cambia rapidamente dalla sella, calpestiamo i ferri su una roccia liscia e in pochi istanti ci aspettano alcune scalette in ripido pendio. Le scale sono seguite da sezioni integrate con pioli di ferro per il fissaggio. La ferrata è ben assicurata, ma tutta la salita è abbastanza ariosa. La ferrata termina dietro una stretta forcella sotto la vetta e si prosegue lungo il nevaio. Il terreno non è più così ripido e la vetta è in vista. La Croce di Ferro e la rimessa di latta, che fungono da stallo con piccoli spuntini e un bivacco in caso di necessità, formano due punti di appoggio della vetta, dai quali si gode di belle vedute sui dintorni. Dal momento che non tutti nel gruppo hanno gatti, ci dividiamo in due gruppi. Quelli senza gatti scendono allo stesso modo, noi con i gatti proveremo la nostra strada attraverso il ghiacciaio. Inizialmente si scende direttamente dalla sommità del nevaio fino al punto dove inizia la ferrata, un B così leggero. La discesa è veloce e comoda grazie alla roccia asciutta. Su un ghiacciaio ricoperto da un notevole strato di neve, indossiamo i gatti e ci dirigiamo velocemente lungo il marciapiede lastricato. Superiamo tre fessure ben visibili, l'ultima delle quali è larga circa 1 m, la saltiamo e scendiamo per una ripida discesa, dove il ghiacciaio si è notevolmente sciolto. Qui i gatti lavorano al 100%. Dal ghiacciaio partono numerosi sentieri per raggiungere il rifugio e la funivia. Beh, probabilmente ci siamo incontrati da qualche parte, quindi impazziamo. Il terreno non è particolarmente difficile, devi solo andare avanti. Inseguiamo la funivia così, e in fondo aspettiamo gli amici che hanno più tempo e sanno che non potranno prendere la funivia.

Autore: Ladislav Kula © gigaplaces.com

Funivia

Salire sulla funivia

Lago Fedaia

Vista dalla funivia

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Leggera discesa

Nel tragitto dal bivio sotto la funivia scendiamo per raggiungere la roccia dietro la quale stiamo salendo in sella

Dietro la roccia

Dietro la roccia entriamo in sella sul campo innevato

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Sotto la sella

Sezione più ariosa sotto la sella

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Dalla sella

Imbarco su uno dei tratti interessanti della ferrata

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Su

Le scale si alternano a pioli e stupa

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Su

Stupa sulla roccia

Visualizza

Circa a metà della salita è un luogo per rilassarsi con vista

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Posto a sedere

Sotto la cima c'è la sella e dietro di essa il termine della ferrata

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Superiore

Panorama superiore

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Sassolungo

A ovest, il massiccio del Sassolungo si vanta magnificamente

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Discesa

Ci spostiamo attraverso il nevaio fino alla ferrata che porta al ghiacciaio

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Ferrata

Ferrata che porta ad un ghiacciaio

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Ferrata

Ferrata al ghiacciaio

Piz Boè

Massiccio del Piz Boe

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Crepe

L'ultima delle tre fessure del ghiacciaio, questa era la più grande

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Ghiacciaio

L'ultimo e più ripido tratto del ghiacciaio e poi basta camminare fino alla funivia

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